L’Alto Garda perde 36 a 19 contro Benacum Rugby ma non ha regalato nulla
L’Alto Garda perde 36 a 19 contro Benacum Rugby ma non ha regalato nulla
23 novembre, ore 14:30
Anni di storia alle spalle, ma il campo resta sempre il campo. La Benacum Rugby arriva da prima della classe con numeri importanti, mentre l’Alto Garda è ancora alla ricerca della prima vittoria stagionale, pur avendo dimostrato di non arrendersi mai contro le corazzate già affrontate.
La partita si apre con dieci minuti di studio reciproco: due squadre che si annusano, testano i punti d’impatto e prendono le misure all’avversario. Il pacchetto di mischia dell’Alto Garda soffre, ma l’esperienza dei veterani permette di compensare le difficoltà iniziali — un dettaglio che si rivelerà fondamentale nel corso del match.
La Benacum sblocca il primo tempo con una meta splendida all’ala, nata da una touche eseguita alla perfezione. L’Alto Garda non molla e accorcia con due calci piazzati. La Benacum però risponde subito, allungando con altre due marcature pesanti.
Un guizzo del capitano Ruffato porta la prima meta trentina della giornata e il piede precisissimo di Mistral riduce ulteriormente lo svantaggio. Il primo tempo si chiude sul 10 a 19 per i lombardi. Derby duro, come dev’essere, ma sempre corretto.
Nel secondo tempo l’intensità non cala, anzi. L’Alto Garda paga qualcosa sul piano fisico: gli infortuni accumulati e la durezza dei contatti iniziano a farsi sentire, e proprio in questo momento arriva anche un cartellino giallo che lascia la squadra in quattordici per dieci minuti. L’assenza dell’ala pesa e la Benacum, squadra solida e concreta, ne approfitta.
I lombardi marcano altre due mete costruite bene, frutto di organizzazione, ritmo e una panchina lunga che sa entrare e fare la differenza. Oggettivamente: bravi loro. Hanno saputo colpire nei momenti giusti e capitalizzare ogni occasione.
Nonostante l’inferiorità numerica e la formazione rimaneggiata, l’Alto Garda rimane comunque in partita con la testa: non concede mai la sensazione di “mollare”, resta lì, presente, fastidiosa, costringendo la Benacum a guadagnarsi ogni metro. Non è mai stata una partita tranquilla per gli ospiti.
Arriva anche una meta trentina, costruita con pazienza e cattiveria sui cinque metri: una serie di percussioni di mischia e poi Gismondi che trova il buco giusto e schiaccia sotto i pali. È la conferma che, pur in difficoltà, la squadra ha avuto la forza di restare dentro il match.
Nel finale l’Alto Garda prova a rientrare, attacca, ci crede, ma una disattenzione consegna il pallone agli avversari che mettono fuori la palla e chiudono la partita.
Finisce 36 a 19. Un risultato che dice chiaramente che la Benacum ha meritato la vittoria: squadra più cinica, più completa, più pronta nei momenti decisivi. Ma dice anche che l’Alto Garda non ha regalato nulla, che è rimasto in piedi fino alla fine e che non ha mai permesso agli avversari di sentirsi davvero al sicuro.
Ora testa a domenica prossima dove in casa arriva Lodi: lì ci si gioca davvero un pezzo di campionato, e stavolta si gioca per prenderci tutto.
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